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Giulia Perroni | Associazione Aleph in Trastevere Roma

Giulia Perroni

Giulia Perroni, nata a Milazzo, laureata in farmacia; dopo alcune valide esperienze nel campo teatrale, approda alla poesia, consacrata da un subitaneo esordio sulla prestigiosa Rivista letteraria “Nuovi Argomenti” (fascicolo luglio-settembre 1977), allora diretta da A. Bertolucci, A. Moravia, E. Siciliano.

Le sue raccolte di poesia: La libertà negata (1986), prefata da Attilio Bertolucci; Il grido e il canto (1993) introdotta da Paolo Lagazzi;  La musica e il nulla (1996), prefata da Maria Luisa Spaziani. Seguono Neve sui tetti (1999); La cognizione del sublime (2001) – dedicata alla compianta amica Giorgia Stecher -;  Stelle in giardino, 204 “haiku” (2002); Dall’immobile tempo (2004); la vasta e sfaccettata silloge Lo scoiattolo e l’ermellino (2009), con postfazione di Donato Di Stasi e quarta di copertina di Renato Minore. Importante nella sua vicenda poetico-intellettuale la sua amicizia col grande poeta giapponese Kikuo Takano, che ella ha contribuito a diffondere in Italia. Nel 1994, infatti, i testi dell’Anima dell’acqua (suite lirica musicata da Saburō Takata) vengono presentati da lei con successo al Teatro Cavalieri di Roma, nella traduzione italiana della studiosa, musicologa, compositrice e cantante Jasuko Matsumoto.

Le poesie della Perroni sono state tradotte varie volte sulla rivista nipponica “Il fuoco della conchiglia”, per interessamento della Matsumoto; Kikuo Takano le dedica una poesia (“Per lei”), nella raccolta Per incontrare (1995) che inserisce come postfazione all’edizione giapponese del libro stesso.

Tradotta anche in francese dal poeta Philippe Démeron nella Reveu de poésie Les Cittadelles nel 2014

Numerosi i saggi sulla sua poesia. Plinio Perilli la include nell’antologia novecentesca Melodie della Terra (Crocetti, 1998 – 2ª edizione 2002). Di lei si sono occupate, con relazioni e saggi, Maria Luisa Spaziani, Anna Maria Farabbi, Margherita Guidacci, Lea Canducci, Piera Mattei, Marilena Menicucci, Nino Borsellino, Marcello Carlino, Renato Minore, Paolo Lagazzi, Elio Pecora, Dante Maffia, Roberto Pagan, Giorgio Linguaglossa, Donato Di Stasi, Annamaria Vanalesti, Arnaldo Zambardi e altri critici di sicuro valore. Saggi a lei dedicati si trovano in La maschera e il vuoto (Editrice Aracne) e in Tra esotismo ed esoterismo (Armando Curcio editore), raccolte in un volume di studi sulle grandi figure della letteratura del ‘900 di Rosalma Salina Borello, docente all’Università di Roma-Tor Vergata.

È vincitrice del premio “Eugenio Montale”, per gli inediti nel 1991, con la silloge “L’Altro” (edita nel 1992 fra i “7 poeti” della collana di Vanni Scheiwiller e inserita qualche anno dopo in una antologia di storicizzazione del premio stesso per l’editore Passigli), viene insignita di molti altri riconoscimenti, ricordiamo tra gli altri il “Rhegium Iulii”, il “Colli del Tronto”, il “Traiano”, il “Vincenzo De Simone”, l’“Omaggio a Baudelaire”, il “R. Nobili (in Campidoglio), per due volte il San Domenichino (finalista e premio speciale). Sue poesie sono state musicate e portate in tournée in alcune università canadesi da Piera Pistono dell’Accademia “Santa Cecilia” di Roma.

Dalla fine degli anni ’80 organizzatrice culturale, ha gestito con Maria Zarattini l’attività letteraria di vari teatri romani (“Al borgo”, “Cavalieri”), e ha organizzato per anni l’attività letteraria dello storico caffè Notegen di via del Babuino in Roma.

Con il poeta Luigi Celi anima il circolo culturale “Aleph”, nel cuore di Trastevere,organizzando dal 2000 oltre ad incontri letterari, rappresentazioni teatrali (svolge ancora attività di lettrice e attrice), esposizioni d’arte, cineforum, dibattiti su temi culturali di vario genere.